Ciclismo e Mountainbiking - Tasting Abruzzo

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Ciclismo e Mountainbiking

Cosa Fare

Gran parte del traffico autoveicolare corre ormai sulle moderne arterie costruite negli utlimi anni, liberando, così ampi spazi al ciclismo sulle strade più suggestive. Per i meglio allenati non mancano le salite di ampio raggio; in particolare ne esistono due di oltre duemila metri, Campo Imperatore (2.200 m.) sul Gran Sasso ed il Blockhaus (2.150 m.) sulla Maiella. Basta considerare che quest'ultima vetta, dal versante orientale dista meno di cinquanta km. dal mare, per avere un'idea della varietà di paesaggi a disposizione. Ancora più duro l'approccio del versante di Roccamorice (2.000 m. netti di elevazione in meno di trentacinque km.). Malgrado la sua non grande notorietà è stata votata tra le venti salite più difficili d'Europa nel referendum di una rivista specializzata.
Nel Parco dei Monti della Laga, si segnalano le ascese al Ceppo (1.340 m.), al Passo dell'Abate (1.475 m.) con la splendida vista del Lago di Campotosto e al Passo delle Capannelle (1.300 m.), più impegnativo dalla parte aquilana, mentre, salendo da Montorio sul versante teramano, si è alle prese con un falsopiano lungo trentacinque km., in gran parte ospitato nel canyon scavato dal fiume Vomano.
Nel territorio del Parco del Gran Sasso si trova l'ascesa ai Parti di Tivo (1.450 m.), al Passo di Montecristo (1.700 m.), che ricompensa aprendo le porte dell'altopiano di Campo Imperatore. Qui la strada, finalmente pianeggiante, è uno stretto nastro di asfalto perso nei prati che costeggia l'intera catena del Gran Sasso nella sua rosea maestosità. Al termine dell'altopiano la strada riprende a salire e in pochi chilometri si arriva a Vado di Sole (1.620 m.), una salita veramente impegnativa se fatta dal versante pescarese (milleduecento metri di elevazione in meno di venti chilometri). Qui lo sguardo spazia sulla lunga successione di colline e sui paesi della provincia di Pescara e più oltre fino al mare. Molto consigliabile per chi ha nelle gambe la possibilità di fare cento chilometri, è la strada che salendo da L'Aquila raggiunge l'Altopiano delle Rocche dopo il Valico di Rocca di Cambio (1.380 m.). Continuando dopo Rocca di Mezzo, si può salire al Valico della Forcella (1.400 m.), porta di accesso per il piano del Sirente e punto di osservazione privilegiato per l'intera catena montuosa. Una lunga discesa conduce poi a Secinaro e alla Valle dell'Aterno. Da qui a L'Aquila la strada è complessivamente pianeggiante e attraversa alcuni paesi più caratteristici dell'aquilano. Emozioni, senza grande sforzo, si possono provare sulla strada che congiunge Anversa degli Abruzzi a Scanno. Qui il pendio è lieve e la vista dei paesini arroccati, le gallerie scavate nella roccia, il Torrente Sagittario che ruggisce a fianco e, infine, lo splendore del Lago di Scanno incastonato in mezzo a verdi monti, tolgono il fiato più di quanto faccia la fatica. Oltre il paese di Scanno, la strada sale più decisamente verso Passo Godi (1.600 m.). Qui si entra nel territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo che si presenta con una discesa di venti chilometri fino a Villetta Barrea e al suo lago. La statale 83 che attraversa il Parco, è abbastanza pianeggiante da consentire a chiunque una bella passeggiata in bicicletta; chi voglia invece cimentarsi con prove più impegnative può dirigersi verso Forca d'Acero (1.535 m.) al confine con il Lazio o verso nord al passo del Diavolo (1.400 m.).
Il Parco della Maiella, oltre al Blockhaus, presenta altre salite di rilievo, quali Passo Lanciano (1.310 m.), molto dura sia da Lettomanoppello (mille metri di elevazione in dodici chilometri); più pedalabile la lunga ascesa a Passo San Leonardo (1.280 m.) dal versante di Caramanico, anche se la quasi totale assenza di vegetazione la rende molto dura nelle giornate più calde. la successiva, inebriante discesa su pacentro costituisce comunque il miglior refrigerio. Altra tradizionale meta ciclistica è il Valico della Forchetta (1.270 m.) che collega il chietino al comprensorio di Pescocostanzo, Rivisondoli e Roccaraso. Per chiudere con il Parco della Maiella, la Statale 263, che ne segna il confine orientale, da Bocca di Valle a Fara San Martino (ventitre chilometri) non presenta salite tali da dover scoraggiare i principianti che verranno ampiamente ripagati dalla bellezza dei luoghi. Ancora più pianeggiante è la vecchia strada che da Fossacesia risale la Valle del Sangro. Si arriva all'incantevole Lago di Bomba e a Villa S.Maria, luogo di rinomata tradizione culinaria e, per chi se la sente, l'oasi naturale di Rosello con i suoi boschi è ad una dozzina di chilometri più su.
Discorso a parte merita senza dubbio, la pratica del Mountain Biking, che consente di poter attraversare strade sterrate, sentieri campestri e per i più coraggiosi, anche avventurose vie altomontane. Gli itinerari sono veramente tanti, adatti a tutte le capacità. Le aziende agrituristiche, sparse sul territorio, costituiscono senza dubbio degli ottimi punti di appoggio per le escursioni o anche per semplici passeggiate. E' difficile citare particolari sentieri adatti per il Mountain Biking; molto spessa basta seguire le indicazioni degli itinierari di trekking, che si prestano ottimamente anche per la bicicletta di montagna.


Torna ai contenuti | Torna al menu 2015-10-30 11:43:56